Cagliari, Cabras e Bosa, un itinerario di 8 giorni da sud a ovest per scoprire il mare di storie della Sardegna.
Il Mare dei popoli che l’hanno abitata fin dai tempi più remoti, il mare che si infrange sulle scogliere e in cui si immergono spiagge incantevoli, il mare delle risorse di cui è protagonista la tradizione culinaria d’eccellenza dell’isola. Cosa potete desiderare di più dal vostro viaggio?
Giorni 1,2 e 3
Storie di Mare ha inizio da sud, a Cagliari, il capoluogo della Sardegna abitato sin dai tempi delle Domus de Janas luoghi di sepoltura risalenti all’epoca prenuragica scoperti sul colle Sant’Elia tra l’omonima cala e la spiaggia Calamosca. Queste ultime sono 2 delle 3 meravigliose spiagge cittadine, il Poetto è la più estesa, 3 contesti differenti e lo stesso mare cristallino.
Grazie alla posizione strategica sul mare, Karalis (nome attribuitogli dai fenici) dal VI secolo a.C. ha avuto un ruolo rilevante nel controllo del Mar Mediterraneo. L’architettura dei 4 quartieri storici, i monumenti e i musei accompagnano alla scoperta del passato della città, una storia che l’ha vista dominata da Cartaginesi, Romani, Vandali, Bizantini, Pisani, Aragonesi e Spagnoli.
Il piacere del gusto del mare di Cagliari è tutto da provare: il mare e la vasta area umida attigua alla città sono fonte di pregiatissimi pesci e molluschi lavorati per la preparazione di ricette tradizionali a base di muggini, anguille, orate, spigole, crostacei, piccoli pesci da zuppa e frittura, polpi, cozze e arselle. Immaginate che delizia. I ristoranti tipici del centro storico sono l’ideale per apprezzare il valore dell’arte culinaria sarda.
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Giorni 4, 5 e 6
Lasciata Cagliari, nel dirigervi verso nord attraversate la pianura del Campidano, la più estesa dell’isola. Prima di arrivare a Cabras, l’appuntamento è con la storia più misteriosa dell’isola, fermatevi a Barumini per conoscere uno degli esempi più rappresentativi di villaggio nuragico risalente al 1500 a.C..
Meravigliati dalle strutture megalitiche uniche al mondo, preparatevi a nuove scoperte, a Cabras sulla costa ovest dell’isola sono state recentemente riportate alla luce imponenti statue battezzate I Giganti di Monte Prama raffiguranti pugilatori, arceri e guerrieri alte oltre 2 metri. Il territorio è da sempre stato di notevole interesse a testimoniarlo è la città di Tharros fondata dai fenici tra lVIII e il VII secolo a.C. di cui oggi si conservano le rovine.
Il litorale della penisola del Sinis è un gioiello in alcuni tratti ancora incontaminato caratterizzato da spiagge fantastiche come la nota Is Arutas.
La pesca è sempre stata una delle attività prevalenti della zona, il mare e gli stagni rappresentano una risorsa importantissima. Vedete i pescatori ancora servirsi de Is Fassonis, le piccole imbarcazioni realizzate di fieno palustre in uso per la pesca nello stagno. Tra specialità più ghiotte da degustare ci sono i Muggini, la Bottarga di Muggine, prodotto della lavorazione delle uova salate, leggermente compresse e essiccate e le Anguille incasada al pecorino.
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Giorni 7 e 8
Il viaggio prosegue verso nord per 70 Km, fino a Bosa, caratteristico quanto pittoresco Borgo Medioevale di viuzze che si snodano tra il colle Serravalle e la foce del fiume Temo, l’unico fiume navigabile in Sardegna. Il Castello, gli edifici storici, il Museo delle Conce, l’area archeologica S’Abba Druche raccontano la storia affascinante del luogo.
Bosa dista soli 2 i Km dalla costa occidentale dell’isola in una parte caratterizzate da piccole insenature sabbiose e scogliere per uno scenario magnificamente selvaggio.
Aragoste, Cicale di Mare e Ricci: pregiate leccornie dal mare di Bosa, tutte da gustare… concedetevi questo piacere.
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Buon Viaggio!
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Wow! Voglio fare questo tour
Ciao Andrea, ti aspettano luoghi e sapori indimenticabili! Fammi sapere al rientro dal tuo tour, Stefania