Perchè visitare Mamoiada?
Nel cuore della Barbagia a 650 metri di altitudine, Mamoiada, il paese dei Mamuthones, tra le strette viuzze conserva antiche dimore a corte, cantine e botteghe artigiane. Archi, pergole e muri in pietra caratterizzano l’archittettura del centro, le case hanno piccoli cortili, ma è sempre presente almeno un’albero da frutto.
Il piccolo paese situato a 15 Km da Nuoro, è noto per aver custodito tradizioni e riti arcaici che oggi attirano visitatori da tutte le parti del mondo.
La celebrazione di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio, è il primo evento dell’anno in cui si esibiscono i Mamuthones e Issohadores: una grande festa in occasione della quale vengono accesi oltre 40 fuochi in diverse parti del paese. Ha inizio così il Carnevale. Nel paese è occasione di lunghi festeggiamenti e le maschere più attese sono proprio i Mamuthones e Issohadores. Durante il corso dell’anno si organizzano altre uscite che li vedono protagonisti e in autunno l’appuntamento è con Autunno in Barbagia.
Cosa vedere e cosa fare
Museo delle Maschere, Museo della cultura e del Lavoro, Museo dell’Archeologia e del Territorio: un percorso espositivo in cui scoprire la storia e la cultura legata ai riti e le tradizioni antichissime del luogo. Potrete ammirare Mamuthones e Issohadores, altre maschere della Sardegna e le maschere dei dei paesi del Mediterraneo.
Mamuthones e Issohadores: due maschere dalle origini enigmatiche che si esibiscono in una coinvolgente sfilata danzante, un vero e proprio rito che comincia con la vestizione. I Mamuthones hanno un’aspetto grottesco: indossano la maschera nera, la berritta, i pantaloni in fustagno e un’ampio gilet in pelle di pecora. Sulle spalle portano circa 30 Kg. di campane legate a delle cinture di cuoio.
Gli Issohadores letteralmente “ colui che prende con la fune” sono vestiti con abiti più preziosi: camicia rossa e decori floreali, attualmente non indossano una maschera (in passato ne portavano una bianca) e hanno il capo coperto con una berritta nera. Tra le mani tengono la soha, la fune realizzata con in giunco usata durante l’esibizione per catturare le persone del pubblico. Chi sono i Mamuthones e gli Issohadores?
Lo Stele di Boeli: detta Sa Pedra Pinta è un imponente monolite di granito alto circa 2,5 metri e rinvenuto all’interno del cortile di una abitazione privata di Mamoiada. Una scultura di epoca neolitica appartenente alla cultura nuragica databile tra il 3200 e il 1800 a.C.. Sulla superficie presenta diverse incisioni concentriche il cui significato è un mistero, probabilmente era legata ai riti propiziatori. Al tempo erano fortemente sentiti il culto della morte, della rigenerazione e dell’acqua.
Strade del vino: Nelle colline intorno al paese ci sono numerosissimi vitigni, il cannonau è la produzione più pregiata: da quest’uva autoctona si ottiene un vino corposo, secco, dal colore rosso intenso tendente al viola. Il vino prodotto a Mamoiada è apprezzato a livello internazionale. Durante la visita prevedete una sosta degustazione e assaporate una delle eccellenze della tradizione locale. Le cantine sono numerose: Giampiero Puggioni, Giusepe Sedilesu, Muzanu, Giovanni Montisci e Fittiloghe. Nel paese trovate anche piccole cantine private aperte ai visitatori.