Il pane sardo, una tradizione antichissima

La panificazione è una delle preparazioni più importanti della tradizione sarda, un rituale con un profondo significato religioso e culturale. 

Il pane è uno degli immancabili a tavola, accompagna la nascita, le nozze, la Pasqua, e altre festività in occasione delle quali viene confezionato in forme particolari.

Quella del grano è una coltura diffusa da sempre sull’isola, già i nuragici probabilmente lo trasformavano in farina.

In passato quasi tutte le famiglie possedevano a casa “sa Moba”, “la Mola” l’attrezzo realizzato con 2 grandi pietre sovrapposte e lavorate in modo da incastrarsi l’una con l’altra. Il grano veniva fatto passare attraverso un foro presente sulla pietra posta in posizione superiore, lo sfregamento delle pietre azionato dal movimento rotatorio dell’asino intorno alla mola riduceva il grano in farina.

Il pane veniva preparato dalle donne di casa una volta a settimana e la cottura avveniva nel forno a legna.

L’usanza di preparare il pane in casa è conservata nei piccoli centri sopratutto nell’interno dell’isola.

Tra le numerose varietà di pane ci sono “Su Moddizzosu” e il “Carasau”:

Pane Moddizzosu

Su Moddizzosu” è un pane a pasta morbida e umida tipico del sud Sardegna, viene preparato con la semola e fatto lievitare naturalmente. Sull’origine del suo nome esistono diverse 2 teorie, la prima lo attribuisce a “Su Moddizzi” ovvero il Lentischio, pianta della macchia mediterranea i cui rami vengono utilizzati per la cottura conferendogli un inconfondibile aroma. La seconda teoria lo attribuisce alla qualità della morbidezza di questo pane in sardo appunto “Moddi”.

Pane Carasau

Il “Carasau” o “Carasatu” è una tra le specialità più apprezzate e rinomate della tradizione culinaria della barbagia che si è diffuso in tutta la Sardegna. La preparazione di questo pane è un’arte tutta al femminile.

L’impasto di semola e acqua viene steso in sfoglie rotonde e cotto nel forno a legna in due fasi. Viene infornato per la prima fase di cottura durante la quale la sfoglia si rigonfia come una bolla, prontamente estratta da forno quindi viene separata in due sfoglie leggerissime ciascuna delle quali viene successivamente sottoposta a una seconda infornata in cui assume la caratteristica consistenza croccante.

Le sfoglie morbide ottenute dalla prima fase di cottura, e non sottoposte alla seconda infornata devono essere consumate in giornata e sono chiamate “Pane Lentu”.

Il pane “Carasu Guttiau” si ottiene spennellando di olio extra vergine di oliva le sfoglie ottenute con la prima fase di cottura prima di infornarle la seconda volta.

Il pane in Sardegna oltre che accompagnare il pasto viene impiegato in diverse ricette come il “pane frattau” e la “zuppa gallurese”, presto pubblicherò le ricette…

 

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