Nuraghi: il mistero di una storia antichissima

Il  vostro viaggio nella preistoria della Sardegna passa attraverso almeno 1 dei 7000 Nuraghi dell’isola protagonisti di una storia antichissima.

Sono la più importante testimonianza dell’unicità della cultura che si sviluppò in Sardegna in epoca preistorica, più precisamente intorno al 2000 a.C. e che durò fino a circa il 500 a.C..

Ma cosa sono i Nuraghi? Sono imponenti costruzioni di forma tronco-conica a 2 o 3 piani realizzate con grandi pietre sovrapposte e incastrate senza l’impiego di alcun legante; all’interno si trovano piccoli vani, nicchie e feritoie. I Nuraghi presentano un unico ingresso rivolto verso oriente e una sola finestra nei piani superiori, le forme complesse sono caratterizzate da una torre principale con intorno mura e diverse altre torri.

La loro funzione è sempre stata ritenuta difensiva, probabilmente per la loro architettura e perchè venivano eretti su altipiani che permettevano il controllo del territorio circastante. Teorie più recenti li vorrebbero luoghi di osservazione astronomica studiati e realizzati da una civiltà molto più evoluta di quanto non si sia creduto fino ad ora. Una teoria che sconvolgerebbe la storia.


Le popolazioni Nuragiche dapprima dedite ad agricoltura e pastorizia svilupparono l’attività mineraria con l’estrazione e la lavorazione di argento, rame, piombo e bronzo. Siamo appunto nell’Età del Bronzo e i Sardi si affermarono come una delle civiltà più evolute e aperte del Mediterraneo.

Il culto dei morti e dell’acqua erano fortemente sentiti.

Tomba dei Giganti Li Lolghi. Arzachena – foto Nicole-I Kuenstle

I luoghi di sepoltura presentano l’architettura delle Tombe dei Giganti, realizzate in blocchi di pietra alte fino a 4 metri, delimitavano un’area di circa 30 mq e  sono simili a quelle presenti in altre parti del mondo. Non esiste la certezza, ma si ritiene che le popolazioni dell’epoca avessero un’altezza superiore ai 2 metri e questo troverebbe riscontro nelle dimensioni delle Tombe, e nelle recenti scoperte nel territorio di Cabras con le statue dei Giganti di Monte Prama.

Pozzo Sacro di Santa Cristina, particolare del lucernaio. Paulilatino
Ingresso Pozzo Sacro Santa Cristina. Paulilatino

I Pozzi Sacri erano i luoghi di culto dell’acqua e presentano una incredibile differenza di rifinitura architettonica rispetto ai Nuraghi e alle Tombe dei Giganti: il materiale impegato è lo stesso, la pietra, ma tagliata con estrema precisione e posizionata con tecniche ingegneristiche che si fatica a credere siano ascrivibili alla preistoria.

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Gli intensi contatti con i Punici e i successivi scontri per il controllo del territorio decretarono la scomparsa della civiltà Nuragica che riuscì a conservarsi per diversi secoli ancora nelle zone più interne e impervie dell’isola.

Archeologi e studiosi non sono ancora riusciti a spiegare completamente, il mistero che avvolge questo preriodo della preistoria in Sardegna.

Nel visitare la Sardegna quasi sicuramente vi succederà di imbattervi in un insediamento Nuragico. Scoprite qui alcuni dei più importanti, meglio conservati e facilmente raggiungibili: PICCOLA GUIDA.

Luoghi di epoca Nuragica da non perdere

 

 

A Barumini trovate uno dei siti nuragici più maestosi e significativi: scoprite il Nuraghe Su Nuraxi, Casa Zapata e il Nuraghe Su Nuraxi e’ Cresia.

 

 

La Tomba dei Giganti di S’Ena e Thomes è un esempio di costruzione megalitica della tradizione funeraria in epoca nuragica. Una tra le più interessati della Sardegna si trova tra Nuoro e Dorgali.

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